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Yoga Nidra

Qualunque cosa sia, i gatti la sanno lunga.

Yoga Nidra, cos’è?

Lo Yoga Nidra come lo conosciamo oggi  è stato codificato da Swami Satyananda Saraswati intorno alla metà del 1900, sulla scorta di pratiche yogiche più antiche, frammentarie e rituali.


Il termine Yoga Nidra deriva dal sanscrito e può essere tradotto come ‘sonno consapevole’ o ‘rilassamento profondo’.


Lo Yoga Nidra è una tecnica

con cui si impara a rilassarsi coscientemente.

 

Ma cosa intendiamo per rilassamento o relax?


Il dizionario Treccani spiega:
relax ‹rilä′ks› s. ingl. [dal v. (to) relax «rilassare, rilassarsi», der. del lat. relaxare «allentare, distendere» – Distensione fisica e soprattutto psichica, spec. dopo uno sforzo notevole: sono stati giorni duri, sento il bisogno di un po’ di r. […]


Rilassarsi non è solamente andare a dormire o mettersi in poltrona con un bicchiere di vino. (Doh!)
Relax significa rilasciare le tensioni fisiche, emotive e mentali. Fatto ciò, è possibile rilassarsi completamente e riposare o ricaricarsi.

Lo stress, o accumulo di tensioni, può essere considerato uno dei tratti caratteristici della nostra epoca;

lo yoga Nidra si propone di allentare quelle tensioni in modo da poter rispondere in modo ‘naturale’ agli stimoli esterni ed interni.


Come sostiene buona parte della psicologia moderna, quando una persona è sotto tensione (mentale, fisica o emotiva) il suo comportamento ne risulta influenzato;

quando invece riesce a rilasciare le tensioni, secondo Swami Satyananda, la persona diviene spontanea, integra, e riconosce istintivamente come agire e rispondere alle situazioni in modo da vivere una vita ricca e significativa.

In cosa consiste lo Yoga Nidra?

Lo yoga Nidra e un metodo sistematico di indurre un completo rilassamento;
la sua struttura, flessibile e ampliabile, si articola su alcuni punti predeterminati:

Preparazione - accomodarsi e rimanere immobili.
Intenzione - nominare un cambiamento desiderato.
Rotazione di consapevolezza - un viaggio tra le diverse parti del corpo.
Respiro - attenzione alla respirazione.
Visualizzazione - immagini.
Fine - risveglio.

Idealmente la sessione viene svolta in presenza di una voce narrante esperta che guida la pratica dal vivo e la modella sui partecipanti. E’ anche possibile ascoltare delle registrazioni e progredire nel rilassamento e nella ricettività.

Quanto dura?

Una sessione completa di rilassamento profondo è di circa 50 minuti e può progredire fino a 90 -120 minuti per le pratiche più articolate.

 

Una sessione ridotta ma comunque effettiva può durare circa 20 minuti.

 

Acquisita dimestichezza con la pratica, possono bastare 5-10 minuti per ottenere un buon livello di relax.

Ma quindi si dorme?

Dall’esterno può sembrare che si dorma: in effetti è in atto un profondo rilassamento. Ma una parte di consapevolezza rimane attiva e libera di esplorare lo stato tra il sonno e la veglia.
In questo stato di ‘sonno dinamico’ è possibile stabilire un contatto tra conscio, subconscio e inconscio.
Non è una pratica di concentrazione: si segue la voce narrante sviluppando gradualmente una maggiore ricettività verso sé stessi e i livelli più profondi della mente.

Può capitare di addormentarsi, soprattutto le prime volte quando la mente non è ancora allenata al percorso: non è affatto un problema, anzi.

Può capitare di perdere il filo della narrazione: neanche questo è un ostacolo.

Si cerca tuttavia di rimanere coscienti e seguire la voce che guida la pratica.

Bene, rilassamento. Altri benefici?

Recuperare energie:  si dice che un’ora di yoga nidra sia riposante e corroborante come quattro ore di sonno convenzionale.

Allenare la mente: a rimanere svegli, a muoversi tra il sonno e la veglia, a seguire le indicazioni con costanza e a esplorare la mente stessa.

Indurre migliorie e cambiamenti: accedendo a livelli più profondi di coscienza, è possibile potenziare la memoria, sviluppare la creatività, intraprendere o cessare abitudini.

Espandere la ricettività: essere all’erta per riconoscere la bellezza, lo splendore, il bene.

Chi lo può fare?

Pratica adatta a tutti, sempre seguendo le regole di buon senso e misura: essendo un risveglio di consapevolezza è importante osservarsi e capire cosa è adatto e funzionale per la singola persona.

Come per ogni viaggio, meglio affidarsi a una guida esperta ma senza timore di conoscere e sondare guide diverse.


Idealmente la pratica di Yoga Nidra è costruita ad hoc, in base alle caratteristiche della persona:

in questo modo è possibile trarre profondi benefici da una pratica su misura che accompagna la persona durante la sua evoluzione personale.


Sessioni di Yoga Nidra - dal vivo o registrate- possono essere particolarmente utili durante periodi di eccezionale stress, studio o lavoro:

prima degli esami,

sotto Natale,

nel post gravidanza (quando il bisogno di riposo è tanto e il tempo è sempre poco).

Per provare:


 

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Riferimenti bibliografici:

Yoga Nidra - Swami Satyananda Saraswati, Yoga Publications Trust, Munger, India, 1998.
Libertà dal conosciuto - J. Krishnamurti, Casa editrice Astrolabio, Ubaldini Editore, Roma, Italia, 1973.
Raja Yoga - Swami Vivekananda, Advaita Ashrama Publication Department, Kolkata, India, 2014.
La mia voce ti accompagnerà - Milton H. Erickson, a cura di S. Rosen, Casa editrice Astrolabio, Ubaldini Editore, Roma, Italia, 1983.
Oralità e scrittura - W.J.Ong, Il Mulino, Bologna, 1986.
Ritmologia. La voce che modula il pensiero - F. Buffoni (a cura di), Marcos y Marcos, 2002.


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